mercoledì 21 gennaio 2015

PROBIOTICI E PREBIOTICI

giovane ragazza indica il ventre sul quale girano due frecce verdi
L'utilizzo di integratori probiotici e prebiotici può favorire il ripristino di un microbioma intestinale stabile, specialmente nell'anziano e nei pazienti che abbiano subito uno squilibrio a seguito di fattori dietetici, malnutrizione, terapie antibiotiche o patologia intestinale.

Un probiotico è un integratore contenente microbi vivi, mentre un prebiotico è un integratore contenente oligosaccaridi sotto forma di fibra indigeribile (come ad esempio l'inulina) noti per favorire la crescita dei normali saprofiti intestinali, cioè dei batteri che svolgono un effetto benefico nella flora intestinale.

Probiotici e prebiotici possono dunque essere assunti assieme, poiché i secondi fungono da sostrato fermentabile per il nutrimento dei primi. Si annoverano fra i probiotici il Bifidobacterium e il Lactobacillus, due microorganismi la cui presenza si riduce tipicamente nell'anziano. I probiotici in commercio possono contenere sia il Bifidobacterium che il Lactobacillus o soltanto uno dei due.

Perché ripristinare la composizione del microbioma intestinale? Sono emerse evidenze su come l'aumento della quantità di Bifidobacterium e Lactobacillus vada in parallelo ad una riduzione dei ceppi batterici intestinali più patogeni. Non solo: è stato dimostrato che i soli prebiotici hanno un effetto bifidogenico sulla flora intestinale (inducono cioè la genesi di nuovi Bifidobacteria).

L'effettivo beneficio clinico dell'integrazione alimentare con probiotici e/o prebiotici, specialmente nell'anziano, è ancora da dimostrare, poiché non sono ancora stati condotti esperimenti a lungo termine. Tuttavia, grazie alla riduzione dei costi del sequenziamento (high throughput-sequencing) e ai progressi nella proteomica, può darsi che il futuro porti evidenze ancora maggiori sui benefici dei probiotici e dei prebiotici.

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